Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia partecipa con alcuni prestiti di materiali provenienti dai santuari veienti alla mostra MINERVA ALLA SAPIENZA. Tra Lavinio e Veio, organizzata da Laura Maria Michetti, Alessandro Jaia e Maria Fenelli e che sarà esposta nel Museo delle Antichità etrusche e Italiche dell’Università “La Sapienza” dal 26 maggio al 31 ottobre 2018. La mostra, imperniata sull’esposizione della copia in terracotta della statua di Minerva Tritonia di Lavinium, recentemente acquisita dal Museo, intende da evocare il ruolo di Minerva nell’Università di Roma, con il richiamo alla Minerva di Antonio Martini, simbolo dell’Ateneo romano, esposta davanti al Rettorato, ma soprattutto richiamare l’attenzione sui contatti fra Lavinio e Veio, entrambi fra l’altro «Grandi Scavi della Sapienza», come testimoniato dal culto della dea nelle due località, dalla presenza di Enea come eroe fondatore e dalle iscrizioni di dedica da parte dello stesso personaggio su vasi di bucchero di Portonaccio e di una tomba di Lavinio. Oltre alla Statuetta con Enea e Anchise sulle spalle in fuga da Troia, proveniente dal santuario Campetti, gli altri significativi materiali utilizzati per richiamare l’attenzione sui contatti fra Lavinio e Veio, provengono dal santuario di Portonaccio e fra essi spiccano la brocchetta acroma con dedica a Minerva da parte di L. Tolonios, l’ansa di oinochoe in bucchero con iscrizione CIE 6421, una testa femminile, 4 testine e una statuetta di Minerva, due frammenti di cofanetto in bucchero con dedica a Minerva. La maggior parte di questi materiali non è esposta nel museo di Villa Giulia, ma conservata in deposito e pertanto questa mostra ha rappresentato una buona opportunità per valorizzarle, in un contesto di grande rilevanza scientifica. Con l’occasione, il Museo delle Antichità Etrusche e Italiche della Sapienza ha curato anche a propria cura e spese la pulizia e il restauro conservativo delle opere richieste, il rilievo e la stampa 3D della statuetta con Enea e Anchise, che il Museo di Villa Giulia potrà utilizzare per eventuali prestiti in luogo dell’opera originale, o ancora per visite tattili per ipovedenti.