Diamo il benvenuto all'Inverno

Bottega di Prospero Fontana, Trionfo dell'Autunno, 1553-1555, Sala dello Zodiaco, Villa Giulia

I decoratori rinascimentali non ricorrono in questa sala alle usuali personificazioni maschili o femminili basate sulla descrizione di Ovidio (Metamorfosi, II, 27-30), ma utilizzano le divinità maggiormente collegate a ogni stagione, presentandole per altro nella forma del “trionfo” su carro, modalità anch’essa insolita e di norma riservata alle divinità planetarie (es. Giove, Marte).

Nel caso dell’Autunno sul carro trionfale troviamo Pomona, dea dei frutti, con abito viola e frutti in grembo, e Bacco, nudo e con foglie di vite in mano.

Bottega di Prospero Fontana, Trionfo dell'Inverno, 1553-1555, Sala dello Zodiaco, Villa Giulia

L’Inverno è invece simboleggiato dal Trionfo di Giano e Vulcano, ove il primo, divinità eponima del mese di gennaio, con il suo volto bifronte (vecchio e giovane) allude all’anno trascorso e a quello nuovo che si schiude, mentre Vulcano, vistosamente zoppo, è accompagnato dagli strumenti tipici della sua fucina. Dietro il carro: le Tenebre (donne con lanterne), la Crapula (donna con il maiale) e la Desidia (la pigrizia tipica dei mesi invernali). Il carro è trainato dai tre segni zodiacali invernali (Capricorno, Acquario e Pesci), rappresentati come uomini nudi: uno con un vaso da cui esce acqua, uno con un pesce e il terzo con un piccolo capro.