Kyathos di bucchero (metà VII sec. a.C.), Cerveteri, Tomba 1 del Tumulo di S. Paolo (Sala 10, vetrina 2).
All’esterno sono rappresentati 6 guerrieri; all’interno due guerrieri affrontati, un felino alato e un personaggio con testa mostruosa e corpo umano in lotta con un felino; sull’ansa, decorata a rilievo, ci sono invece belve affrontate.
Attorno al piede è incisa a crudo un’iscrizione etrusca di dedica: [mi]ni venel paithina[s mu]luvnice (mi ha donato Venel Paithinas).
Un’iscrizione di questo tipo documenta l’adozione, da parte delle emergenti aristocrazie tirreniche, di un’usanza greca: la pratica dello scambio di doni fra aristocratici che, al pari dell’uso della scrittura e del rituale del simposio, appartiene a un nuovo stile di vita e a nuove forme di ostentazione del lusso che si affermano presso gli strati più alti della società etrusca, che hanno recepito e assimilato impulsi culturali di matrice greca e orientale.