Anfora, ceramica attica a figure nere, attribuita al Pittore di Antimenes, 530-510 a.C. Vulci, Necropoli dell’Osteria, Tomba del Guerriero (XLVII), Scavi Mengarelli. Sala 3 del Museo.
Il vaso che vi presentiamo oggi è attribuito al Pittore di Antimenes, un artista ateniese che rimase fedele per tutta la vita alle figure nere, senza sperimentare la nuova tecnica a figure rosse che presto avrebbe monopolizzato la produzione vascolare.
Su un lato del vaso è raffigurata la dea Atena che avanza verso sinistra brandendo una lancia, affiancata da due colonne che sostengono due galli. Sull’altro lato si osservano quattro figure in piedi. Tre uomini in nudità atletica sono pugilatori, come mostrano le protezioni che indossano sulle mani. Due di loro sono impegnati in un combattimento e il terzo li osserva, mentre un giudice di gara, vestito con un lungo mantello e fornito di una lunga asta, assiste allo scontro. Sotto il piede dell'anfora sono state incise le lettere "EU", con caratteri quasi certamente etruschi: può trattarsi di un contrassegno commerciale o dell'abbreviazione di un nome.
Il proprietario del vaso doveva essere un esponente dell’aristocrazia vulcente del VI secolo a.C., che venne sepolto con tutti gli onori e i simboli del suo rango: la sua tomba ha restituito un’armatura in bronzo, i resti di un carro e un pregiato servizio di vasellame da banchetto in bronzo e ceramica.