Anfora-psyktèr calcidese del Gruppo delle Anfore Iscritte (550-540 a.C.) Collezione Castellani, Sala 23.
Sul lato A, che spicca per l’ambientazione paesaggistica suggerita dalla palma, è raffigurato l’agguato di un Satiro a una Ninfa o a una Menade, mentre sul lato B è il tema del Giudizio di Paride, il più bello dei mortali, chiamato da Zeus per scegliere quale delle tre dee, Hera, Atena e Afrodite, qui rappresentate avvolte da un unico mantello e condotte da Hermes, fosse la più bella.
Si tratta di uno degli episodi mitologici più noti e impressi nell’immaginario collettivo. Il “pomo della discordia”, con la scritta: “alla più bella”, che la dea Eris (Discordia), irritata per non essere stata invitata alle nozze di Peleo e Teti (i genitori di Achille), aveva gettato nella sala del banchetto suscitando i furibondi litigi fra le tre dee, Paride deciderà di consegnarlo ad Afrodite.
Al valore guerriero promessogli da Atena, alle ricchezze e al potere che Hera gli avrebbe assicurato, egli preferì la promessa della donna più bella del mondo: Elena, moglie del re di Sparta, Menelao, il cui rapimento con l’aiuto di Afrodite avrebbe dato origine alla Guerra di Troia.
Ma questa è un'altra storia...