Progetto elaborato in modalità congiunta dall’Istituto scolastico e dai Servizi Educativi Museali. Si tratta di un progetto pluriennale.
Abstract:
Villa Giulia deve il suo nome a Papa Giulio III Ciocchi del Monte (1550-1555), il quale la fece costruire all’interno di vasti possedimenti che si estendevano dai Parioli al Tevere. La Villa era caratterizzata da un grande giardino, dove le vigne avevano un ruolo importante.
Nella progettazione della “vigna etrusca” sono valorizzate appieno le identità delle parti coinvolte: l’Istituto fornisce le competenze necessarie per concretizzare un progetto di archeologia sperimentale e il Museo integra una vigna nel giardino monumentale di Villa Giulia, evocando una delle caratteristiche identitarie della villa rinascimentale. Le varietà selezionate per l’impianto sono il Sangiovese (rosso) e la Malvasia del Lazio (bianco), considerate le cultivar più vicine alle varietà antiche e, nello specifico, etrusche.
Obiettivi:
- impiantare e seguire la crescita di una vigna (viti ad alberello, maritate, a spalliera), svolgendo sul campo le operazioni necessarie;
- approfondire la circolazione, il consumo e il ruolo sociale del vino presso gli Etruschi;
- svolgere attività di archeologia sperimentale: sperimentazione di tecniche di raccolta, pigiatura e fermentazione; riproduzione di alcune ricette documentate dalle fonti;
- svolgere attività di disseminazione mediante visite tematiche e attività sperimentali a cura degli studenti e del personale del Museo, destinate al pubblico, alle scuole e agli stakeholders in generale.