Il neo direttore del museo Nazionale Etrusco, facendosi interprete delle funzioni attribuite ai Musei autonomi dalla riorganizzazione avviata dal Ministro Franceschini ha ideato una iniziativa volta a potenziare il ruolo dell'istituto come luogo vitale, inclusivo e capace di promuovere lo sviluppo della cultura creando e promuovendo rapporti e reti territoriali con soggetti pubblici e privati, con particolare riguardo per quelle realtà storiche e archeologiche che sono maggiormente rappresentate dalle collezioni dell'Istituto sin dalla sua fondazione nel 1889.
Con tali intenti e con tali auspici ha preso forma il ciclo di incontri "Storie di Persone e di Musei", finalizzato al perseguimento dello spirito della Convenzione di Faro (2005) sul valore dell'eredità culturale per la società e, al contempo, ispirato al "decalogo per un Museo che racconti Storie quotidiane" di Orhan Pamuk, per dare spazio e voce alle molteplici realtà culturali locali che popolano il territorio di cui il Museo di Villa Giulia è stato ed è tuttora interprete.
Lo scopo è quello di mettere a disposizione degli amministratori locali e dei curatori di raccolte civiche di interesse archeologico presenti nelle regioni del Lazio, dell'Umbria e della Toscana un luogo in cui poter raccontare la loro esperienza di valorizzazione non tanto dalla prospettiva delle "cose" quanto, piuttosto, da quella delle "persone", intese sia come operatori museali che come fruitori culturali, in modo tale da far convergere l'attenzione anche sulla dimensione immateriale della nostra eredità culturale e sulle persone che, a vario titolo, "desiderano" identificarsi in tali valori.
L'iniziativa rientra nella programmazione dell'Anno europeo del patrimonio culturale (2018) e ha ottenuto il patrocinio dell'International Council of Museum (ICOM Italia) sezione italiana.
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