L’antefissa rappresenta una figura maschile alata a testa di gallo, in veloce movimento verso destra. La testa ha un grande becco spalancato e capelli divisi in lunghe trecce che ricadono sul busto. Il corpo, vestito di una corta tunica, è quello di un giovane snello con gambe muscolose. Dalla schiena spuntano due ali formate da penne lunghe e sottili. La vivace colorazione in bruno e rosso è solo in parte conservata. La figura è interpretata come Phosphoros, la personificazione del pianeta Venere quando è visibile al mattino prima dell’alba. Si tratta di una delle antefisse a figura intera pertinenti al tetto dell’ “Edificio delle Venti Celle”. Tutte le antefisse dell’edificio furono realizzate con matrici originali, ancora prive di confronti nel panorama dell’arte etrusca e forse ispirate a iconografie di tradizione orientale. Gli altri soggetti rappresentati sono le personificazioni del ciclo della luce (oltre a Phosphoros si riconoscono una Aurora con quattro ali, la Luna e un Sole raggiante) e l’ascesa di Ercole fra gli dei, guidato dalla dea Era. L’ “Edificio delle Venti Celle” si appoggiava al lato sud del recinto del santuario monumentale ed era formato da una fila di piccoli ambienti affiancati e non comunicanti, aperti solo sulla fronte e coperti da un tetto a una sola falda. La costruzione ospitava forse delle ierodule, ovvero sacerdotesse che praticavano la prostituzione sacra.
G. Colonna, “A proposito del primo trattato romano-cartaginese (e della donazione pyrgense ad Astarte)”, in G.M. Della Fina (a cura di), La grande Roma dei Tarquini, AnnFaina XVII, Roma 2010, pp. 287-289.
M.D. Gentili, “L’Edificio delle Venti Celle: novità sulla storia edilizia del monumento”, in M.P. Baglione - M.D. Gentili (a cura di), Riflessioni su Pyrgi. Scavi e ricerche nelle aree del santuario, Roma 2013, pp. 223-232.
M. Harari, “Thefarie committente”, in G.M. Della Fina (a cura di), Artisti, committenti e fruitori in Etruria tra VIII e V a.C., AnnFaina XXI, Città di Castello 2014, pp. 574-578, con bibliografia precedente.
V. Lecce, ”Antefissa a figura maschile alata con testa di gallo”, in L. Bentini, M. Marchesi, L. Minarini, G. Sassatelli (a cura di), Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna (Catalogo della Mostra di Bologna, 2020), Verona 2019, p. 172, n. cat. 108.
.