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Libri Stregati 2024

Nella Stanza dell'imperatore

di Sonia Aggio

Sala 38, Veio - Olpe Chigi
ETRU image

Sonia Aggio, Nella stanza dell’imperatore, Fazi
"Zimisce fa un cenno, e il trombettiere solleva lo strumento.
Tromba. Tamburi. La battaglia è iniziata.
Se avesse tempo, si volterebbe verso Lecapeno e gli spiegherebbe, in tono amabile, che lui non conosce altro modo, che altri – suo zio Leone, per esempio – conducono imboscate con la facilità con cui respirano, ma lui, Zimisce, deve scendere in campo e combattere in prima linea perché la creatura che si nasconde nel suo ventre si plachi.
Invece risponde: “Possiamo permetterci un attacco diretto. È il momento di finirla con le schermaglie. Basta con la prudenza, basta con la pietà”.
Le prime linee si scontrano. Si intravede un volo di schegge di legno. Incontro a lui gli ufficiali si spostano in avanti, un movimento quasi impercettibile, carico di energia repressa. La prima carica va a vuoto, ma la seconda linea è pronta, si mette in marcia mentre gli altri si ritirano.
Lentamente, pesantemente, gli eserciti si fronteggiano e infine si schiantano, duri e poderosi, come le onde sugli scogli." (p. 71)

Olpe Chigi, 650-640 a.C., Tumulo Chigi, Monte Aguzzo, Veio

Olpe Chigi, 650-640 a.C., Tumulo Chigi, Monte Aguzzo, Veio

Questo romanzo ricostruisce la parabola dell’ascesa umana di Giovanni I Zimisce, che, alla fine del X secolo, nasce come erede di un matrimonio tra due grandi famiglie dell’élite bizantina. Sin da bambino viene destinato alla carriera militare, grazie all’appoggio della potente famiglia dei Foca. Crescendo si distingue come comandante, finché tre misteriosi personaggi gli preannunciano che diventerà imperatore, anche se per fare questo dovrà uccidere Niceforo, suo protettore e precedente imperatore.

Nell’economia del romanzo un ruolo di grande importanza assumono le battaglie, attraverso le quali Giovanni forgia il suo carattere e scala i vari ranghi delle milizie dell’impero bizantino. Questo brano, in cui viene descritta la battaglia in cui si l’esercito bizantino si scontra con quello siriano, mi ha colpito per le molteplici suggestioni che mi rimandano al fregio superiore dell’Olpe Chigi, in cui viene descritto un combattimento tra due schiere nemiche. Mentre nell’Olpe Chigi la scena è scandita dal suono di un flauto, nel romanzo è il trombettiere a dare l’avvio alla battaglia.

Come nel romanzo le schiere di guerrieri si muovono in maniera compatta, così i guerrieri classici sono raffigurati l’uno accanto all’altro, con gli scudi che si coprono tra di loro, mentre in mano indossano le lance, in un atto di guerra.

Luca Mazzocco

 

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