Anfora di tipo panatenaico con coperchio, 530-510 a.C., Vulci, Necropoli dell’Osteria, Tomba del Guerriero
Le anfore panatenaiche erano prodotte ad Atene, rigorosamente con la tecnica delle figure nere, come premio per le Grandi Panatenee, competizioni sportive e artistiche organizzate ogni quattro anni durante la festa dedicata ad Atena, protettrice della città. Queste anfore presentavano su un lato l’immagine della dea e sull’altro una scena relativa alla disciplina sportiva in cui si era distinto l’atleta - in questo caso una scena di pugilato - e venivano consegnate ai vincitori colme di olio degli ulivi sacri ad Atena. L’olio, in Grecia come nel mondo etrusco e italico, era un prodotto prezioso e utilizzato per vari scopi, compresa la detersione del corpo degli atleti.
Fin da epoca antica l’ulivo ha rivestito un ruolo fondamentale nei paesaggi e nelle economie del Mediterraneo. Rielli traccia la fortuna storica della coltivazione dell’ulivo nel Salento, ripercorrendone le vicende dal Settecento, quando si afferma l'esportazione di olio lampante, passando per la conversione della produzione a uso alimentare agli inizi del Novecento, fino ai pregiati olii extravergine che in tempi recenti hanno raggiunto le tavole degli intenditori.