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Libri Stregati 2024

Dalla stessa parte mi troverai

di Valentina Mira

Sala 13b, Pyrgi - Altorilievo dal Tempio A
ETRU image

Valentina Mira, Dalla stessa parte mi troverai, SEM
“Non tutte le fratellanze sono destinate a essere” (p. 11)

L’accostamento scelto fra le opere delle collezioni del Museo per il libro di Valentina Mira Dalla stessa parte mi troverai è con le sculture in terracotta che decoravano il frontone posteriore del cd. Tempio A di Pyrgi.  All’interno del libro sono infatti trattati alcuni temi di grande importanza che trovano eco nella decorazione scultorea esposta, ed anche in quella che, conservata solo in minima parte, doveva decorare le altre parti del frontone di questo importantissimo luogo di culto.
Il libro è incentrato sul racconto di una vicenda di ingiustizia – cui si intreccia, su piani temporali diversi, il vissuto personale dell’autrice -, avvenuta sullo sfondo di una lotta che si nutre di reciproche vendette e sembra non avere fine, travolgendo anche chi, estraneo ai fatti, pensa di potersi salvare dalla catastrofe in virtù della consapevolezza della propria innocenza. La lotta politica fra opposte fazioni è paragonabile ad una guerra fratricida come quella che investe la città di Tebe, e che scaturisce, appunto, da una fratellanza “non destinata ad essere”, portando sciagura, morte ed – anche in questo caso - ingiustizia.

Altorilievo dal Tempio A, 470-460a.C., Pyrgi, Santa Severa

Altorilievo dal Tempio A, 470-460a.C., Pyrgi, Santa Severa

Oltre all’episodio della morte e punizione dei sacrileghi Tideo e Capaneo, sul frontone del tempio A di Pyrgi erano infatti probabilmente raffigurati anche Eteocle e Polinice, i due fratelli figli di Edipo la cui lotta per il trono di Tebe provocherà l’assedio dei Sette guerrieri argivi contro la città e la morte dei due fratelli, che si uccideranno a vicenda; alla loro sorella Antigone, secondo quanto narrano il mito e l’omonima tragedia di Sofocle, toccherà il compito di ristabilire il rispetto della norma non scritta sulla pietà verso i morti, opponendosi ad un’autorità prevaricatrice e divenendo così portatrice del diritto alla giustizia dei singoli cittadini.

Giulia Bison

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