Sabato 23 settembre alle 17 in Sala Fortuna si svolgerà un incontro e un confronto a partire dai volumi Roma di Daniele Manacorda e Ostia antica di Carlo Pavolini. Un'occasione per attraversare tremila anni di storia con il punto di vista di studiosi e ricercatori, ma anche nell'ambito della manifestazione culturale Festa Etrusca. La Storia si racconta! e delle Giornate Europee del Patrimonio. L'unione del racconto e della visione archeologica con la rievocazione per comprendere la nostra storia millenaria.
Modera
Valentino Nizzo, direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Intervengono:
Alessandro D'Alessio, direttore del Parco archeologico di Ostia Antica
Dario Internullo, docente presso Università Roma Tre
Ingresso libero in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti.
Per info e prenotazioni presentazioni@carocci.it
Roma. Attraverso una visione archeologica della stratificazione urbana e delle modalità di accrescimento del suolo, l’autore propone una risposta originale a una domanda apparentemente insensata: quante Rome si sono succedute nel corso dei secoli? In quale città viviamo oggi quando percorriamo le vie del centro storico più vasto d’Italia? Roma infatti è certamente una ma al tempo stesso è plurale per la complessità delle sue vicende istituzionali e urbanistiche, che ne hanno via via mutato la dimensione e il volto dal solco di Romolo alla metropoli odierna. La prospettiva aperta in queste pagine individua una cerniera nella sua vita millenaria, una “morte” e una “rinascita”, stimolando riflessioni nuove sul tema antico del rapporto fra passato e presente nella città contemporanea.
Ostia antica. Ostia fu prima un piccolo avamposto militare di Roma alla foce del Tevere (IV secolo a.C.), poi, fra la tarda Repubblica e l'età imperiale, una colonia e un porto fluviale che si sviluppò fino a raggiungere dimensioni ben più ampie, estendendosi sulle due sponde del fiume. Della città il libro illustra, sulla base delle fonti e della ricca documentazione archeologica ed epigrafica, la storia, le istituzioni, i commerci, l'importanza per l'approvvigionamento dell'Urbe, le produzioni, le associazioni di mestiere, l'architettura abitativa, i culti e le relazioni con gli scali di Claudio e di Traiano, dalle origini al declino nella tarda antichità. Vengono inoltre prese in considerazione la storia degli scavi e degli studi, la fortuna del sito nella cultura moderna e contemporanea e la gestione dell'attuale Parco archeologico.Roma