Giovedì 19 Gennaio 2023 alle ore 17.30 presentazione in Sala della Fortuna del volume "Quel che resta. Scheletri e altri resti umani come beni culturali" curato da Maria Giovanna Belcastro, Giorgio Manzi e Jacopo Moggi Cecchi.
Introduce il direttore del Museo, Valentino Nizzo.
Ne discutono Cristina Cattaneo, Francesco Remotti e Marco Cattaneo. Presenti autori e curatori del volume.
Ingresso libero in Sala Fortuna fino ad esaurimento posti.
Si consiglia la prenotazione all'indirizzo relazioniesterne@mulino.it
Che provengano dalla preistoria o da epoche storiche, i resti umani racchiudono uno straordinario potenziale informativo per la nostra evoluzione bio-culturale e per la ricostruzione delle storie di vita del passato. Costituiscono la base della ricerca scientifica in antropologia, ma sono anche di grande interesse per la museologia, per la didattica scolastica e universitaria, per la diffusione delle conoscenze scientifiche sulla natura umana. Rappresentano un vero e proprio archivio biologico delle popolazioni del passato, affiancandosi ai documenti a carattere storico e archeologico; assumono così, a pieno titolo, la valenza di «bene culturale». Nondimeno, quando si tratta di resti umani è necessario confrontarsi su diversi temi: che tipo di patrimonio culturale rappresentano? Quali figure professionali e quali strutture sono adeguati a studiarli e a tutelarli? Quali sono i limiti dell’indagine scientifica e della conservazione? come orientarsi nella formazione e nella disseminazione? L’assenza di chiarezza su questi temi può comportare – e, di fatto, ha comportato e comporta – una serie di problemi, con soluzioni solo di carattere generale, spesso non condivise, che si intrecciano con problemi di ordine religioso, etico e sociale, nonché politico.
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