A Villa Giulia l’acqua è di casa. Il cuore della villa è ancora oggi il Ninfeo in cui anche nelle afose giornate estive è possibile godere il fresco. Ma ai tempi di papa Giulio III il parco intorno alla Villa è pieno di fiori e piante che in estate devono essere innaffiate. poi ci sono le vigne intorno: la Vigna vecchia, la Vigna bassa verso la via Flaminia, la Vigna alta sul colle di San Valentino, la Vigna di Porto con l’imbarcadero sul fiume, la Vigna di Balduino dove ora è Villa Poniatowski. Ma anche la grande fontana a via Flaminia nascondeva alle sue spalle un luogo magico, privato: un altro ninfeo, circondato da un porticato del Sansovino, esposto a settentrione per difendere gli ospiti dalla calura estiva, ornato con giochi d’acqua e peschiere per allevare pesci. Ma da dove arrivava tutta questa acqua. Per capirlo basterebbe entrare in uno degli ambienti sotterranei adiacente al Ninfeo (di solito non aperto al pubblico). Davanti a noi vedremmo la parte superiore di una copertura a botte di un acquedotto romano. E l’Acqua Vergine che scorre lì dentro da più di duemila anni.
L'ingresso nella Sala della Fortuna è libero e consentito fino ad esaurimento posti. Ingresso al Museo e alla Villa secondo bigliettazione ordinaria. Non è prevista la prenotazione.