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Un popolo, quello etrusco, è scomparso misteriosamente millenni fa dopo la conquista romana. Un popolo, quello ebraico, ha rischiato di scomparire improvvisamente nel Novecento, per mano della barbarie nazifascista, insieme ad altri "diversi": rom, sinti, omosessuali, disabili e oppositori politici.
Per quanto queste esperienze possano essere lontane e differenti, molti artisti e scrittori del Novecento, come l'italiano Giorgio Bassani e il rumeno Elie Wiesel, hanno provato a esprimere la loro angoscia per lo sterminio degli ebrei (la Shoah) facendo ricorso alla memoria collettiva della scomparsa degli Etruschi.
Giovedì 27 febbraio alle ore 17, ad un mese dal Giorno della Memoria, vi proponiamo di attraversare le stanze del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia con questo quesito in mente: cosa c'entrano gli Etruschi con la "memoria"?
La visita guidata "letteraria" è curata da Antonietta Simonelli, funzionario archeologo e responsabile dell'Archivio Fotografico del Museo e da Martina Piperno, ricercatrice presso il Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali della Sapienza Università di Roma, ed è ispirata al progetto di ricerca Classico, romantico, italico: antichità primitive, storia e invenzione fra Settecento e Ottocento (Bando Montalcini 2020).
La visita è gratuita compresa nel biglietto di ingresso al Museo
Prenotazione all'indirizzo mail mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it