Un'anforetta nicostenica a figure nere, proveniente dalla Tomba dei vasi greci, ricavata entro il Tumulo II della necropoli della Banditaccia è fra le opere protagoniste della visita guidata di sabato 12 settembre alle ore 17 a cura di Fernanda Abbadessa.
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La tomba è stata denominata così perché la camera funeraria principale conteneva un ricchissimo corredo di ceramiche ateniesi a figure nere e a figure rosse (databili fra il 550 e il 500 avanti Cristo). Tali vasi, oltre a costituire una testimonianza della ricchezza e delle velleità autocelebrative delle aristocrazie etrusche e a evidenziare gli esiti degli intensi scambi di beni e modelli culturali con la Grecia, ci mostrano la transizione nei decenni finali del VI secolo a. C. alla nuova tecnica delle figure rosse. Nikosthenes, ceramista importante e dalla vasta produzione, ha firmato i propri capolavori con la dicitura “Nikosthenes epoiesen” (Nikosthenes ha fatto) e ha indirizzato una parte della sua produzione ai gusti della committenza etrusca, inventando nuove e particolari forme ceramiche come le pissidi e anfore di piccole dimensioni.