Scopri le rotte di navigazione degli Etruschi nel Mediterraneo, segui le indicazioni e realizza la tua mappa!
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Lo sapevi che...
...il mondo antico era molto più “globalizzato” di quanto immaginiamo?
I Fenici, che abitavano nell’attuale Libano, e i Greci viaggiavano di frequente verso occidente, fino all’Italia meridionale e alle isole, alla ricerca di risorse agricole e metalliche. Gli Etruschi, grandi navigatori e commercianti, si spingevano sia verso oriente sia verso la Francia e la Spagna ed erano anche pirati. I Greci li chiamavano “Tirreni” e con quel nome ancora oggi conosciamo quel tratto di mare che era sotto il loro controllo.
I rapporti commerciali fra gli Etruschi e i mercanti fenici e greci erano molto vivaci. Nelle tombe etrusche sono stati trovati moltissimi oggetti che ci fanno capire cosa commerciassero: olio, vino, vasi in ceramica, unguenti, spezie, metalli e preziosi oggetti di lusso provenienti dall’oriente, dall’Egitto e dalla Grecia, che gli aristocratici amavano esibire.
La civiltà etrusca fu molto influenzata da queste culture straniere, tanto che il periodo che va dall’VIII agli inizi del VI secolo a.C. è definito dagli studiosi “Orientalizzante”. Gli Etruschi esportavano il bucchero (la ceramica nazionale) e il vino che veniva trasportato dentro le anfore, robusti contenitori che sono stati ritrovati anche nei relitti, sui fondali marini. Gli scambi avvenivano negli empori, centri situati sulla costa, dove i mercanti stranieri potevano sostare. Tra questi uno dei più importanti era Pyrgi, porto di Caere (Cerveteri).
Se sei curioso e vuoi saperne di più su questo importante porto, prova a realizzare il Diorama del Santuario di Pyrgi!