Non conosciamo il nome etrusco di questo sito: Pyrgi, cioè “Le Torri”, è infatti il nome che i Greci davano al porto, forse per le fortificazioni che proteggevano tutta l’area. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di un importante santuario e di un quartiere con abitazioni e monumenti pubblici, ma purtroppo la zona del porto antico, proprio dove arrivavano e partivano le navi, oggi è sommersa dal mare.
Pyrgi era un importante porto del Mediterraneo, così grande da essere frequentato anche dai Greci e dai Cartaginesi. La sua area sacra comprendeva due grandi templi e, accanto, una zona con altari e piccoli edifici sacri. I due templi principali sono conosciuti sin dal loro ritrovamento come Tempio A e Tempio B. Oggi sappiamo che il Tempio A era dedicato a Thesan, la dea etrusca dell’aurora, protettrice dei naviganti; il Tempio B, il più antico dei due, era dedicato alla dea Uni (simile alla Giunone dei Romani), come ci raccontano le famose lamine d’oro di Pyrgi.
Le lamine si trovavano all’ingresso della cella del Tempio B: clicca qui e scopri il gioco delle lamine d'oro!
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