Kalpis, ceramica attica a figure rosse, Pittore di Villa Giulia, 460-450 a.C. Pescia Romana, da contesto sconosciuto, Sala 4.
Sulla spalla del vaso sono visibili otto personaggi, ben distanziati fra loro e in atteggiamento composto, disegnati con un tratto elegante e nitido. In posizione centrale è seduto il poeta e musicista Musaios: è incoronato di alloro e imbraccia una lira. Ha l’aspetto e l’atteggiamento del dio Apollo, ma l’iscrizione “Mosaio” apposta vicino a lui rende certa l’identificazione.
Gli fanno ala due gruppi di Muse: alte, sottili ed eleganti, disposte tre a sinistra e quattro a destra. Cinque hanno in mano degli strumenti musicali, una è intenta scrivere e la settima, seduta su una roccia, è definita Ligeia, ovvero “dalla voce chiara”, un attributo usato per le Muse anche dai poeti Alcmane e Stesicoro.