Villa Poniatowski, Sala 1
La disposizione delle vetrine invita a seguire un ideale percorso lungo la via Flaminia che, inoltrandosi nel territorio degli Umbri sulla riva sinistra del Tevere, incontra dapprima l’antico centro di Interamna Nahertium (Terni) con la necropoli delle Acciaierie, fondamentale testimonianza della protostoria italiana, e il corredo maschile in cui si distinguono, accanto al rasoio e alla fibula in bronzo, le armi, segno distintivo di alto rango sociale (fine IX sec. a. C. ); e poi, continuando verso nord, Todi (Tuder) con la Tomba degli Ori dalla necropoli della Peschiera (fine IV sec. a. C.) e lo splendido elmo di bronzo proveniente da quella di san Raffaele (fine V sec. a. C.); Nocera Umbra (Nuceria) con la necropoli della Ginepraia e la tomba della Bambina con i suoi piccoli monili (fine VII a. C.) e la cista in lamina di bronzo decorata con piccole borchie da una tomba maschile (VI sec. a. C.); fino a giungere a Gualdo Tadino con la necropoli di Malpasso (fine V–IV sec. a. C), tra cui spiccano due corredi, l’uno con grande vaso in bronzo, coppa attica e spadone in ferro, l’altro con ben due elmi e un’armatura quasi completa; ed infine la necropoli delle Cartiere (IV sec. a. C.) con i barilotti fasciati in bronzo, il cratere di produzione vulcente e il graffione per la cottura delle carni.