Le figure sono decorate con la tecnica della granulazione, altamente complessa e rivelatrice della maestria degli orafi etruschi, che consiste nel decorare una superficie metallica con minuti grani d’oro. Le stesse figure sono collocate su piccole piastre rettangolari collegate tra loro attraverso un sistema di ganci a catena che assicura il raccordo tra le parti decorative centrali e quelle laterali.
Per quanto concerne il degrado, l’oro, metallo nobile per eccellenza, non è soggetto a corrosione; viene in genere utilizzato in lega con altri metalli dal momento che in forma pura non possiede sufficienti proprietà meccaniche. La lieve ossidazione riscontrata sulla superficie dell’affibbiaglio è dovuta soprattutto dalla presenza dell’argento sottostante. La lamina d’oro presenta diverse deformazioni soprattutto in prossimità delle fratture, mentre la superficie appare abrasa con diversi graffi, non visibili ad occhio nudo.
Nelle foto vengono mostrati i dettagli della tecnica esecutiva e delle forme di degrado rilevate con microscopia ottica.