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Etru a Casa - Villa Giulia

Omaggio di Prospero Fontana a Raffaello

6 Aprile 2020

di Francesca Montuori
Prospero Fontana e aiuti, Allegoria della Geometria, Roma, Villa Giulia, Sala delle Virtù e delle Arti Liberali, 1553-1555

Prospero Fontana e aiuti, Allegoria della Geometria, Roma, Villa Giulia, Sala delle Virtù e delle Arti Liberali, 1553-1555

Il 6 aprile del 1520 moriva a Roma Raffaello Sanzio. Il nostro omaggio al grande pittore nel giorno dell'anniversario della sua morte.

Tra le molte figure che popolano gli affreschi di Villa Giulia, una in particolare sembra essere un omaggio di Prospero Fontana (Bologna 1512-1597) a Raffaello (Urbino 1483-Roma 1520), il grande maestro di cui proprio oggi ricorrono i 500 anni dalla morte.

Come molti pittori della sua generazione, anche Fontana aveva avuto la possibilità di formarsi sulle opere di Raffaello - ampiamente conosciute grazie alle numerose traduzioni a stampa - e con i pittori della sua cerchia che, dopo il Sacco dei Lanzichenecchi del 1527, erano fuggiti da Roma cercando fortuna in altre città.

Quando Giovanni Maria Ciocchi Del Monte divenne papa col nome di Giulio III (1550), chiamò Prospero Fontana - già conosciuto a Bologna qualche anno prima - per decorare la sua villa suburbana, ma anche le stanze del suo appartamento nel Palazzo Apostolico in Vaticano (oggi Appartamento della Guardia Nobile), contigue a quelle che Raffaello aveva affrescato per Giulio II tra il 1508 e il 1511.

Possiamo solo immaginare l’emozione di Fontana nell’attraversare la Stanza di Eliodoro e quella della Segnatura per recarsi sul cantiere che stava dirigendo, e l’attenzione con cui deve aver osservato quegli affreschi che oggi consideriamo tra i massimi capolavori del Rinascimento italiano.

Certamente li studiò e ne trasse ispirazione per le decorazioni che contemporaneamente stava realizzando insieme alla sua équipe a Villa Giulia.

Raffaello, Parnaso (particolare), Vaticano, Stanza della Segnatura, 1508-1511.

Raffaello, Parnaso (particolare), Vaticano, Stanza della Segnatura, 1508-1511.

Ne è testimonianza l’Allegoria della Geometria rappresentata nella Sala delle Virtù e delle Arti Liberali del piano nobile, direttamente tratta da una delle Muse del Parnaso di Raffaello. La somiglianza è ancor più evidente se si guarda il disegno preparatorio realizzato da Raffaello per questa figura, oggi conservato a Vienna e l’affinità è tale da confermare che, come diceva Picasso, “i cattivi artisti copiano, i geni rubano”.

 

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