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Etru a Casa - Villa Giulia

Il Trionfo dell'Estate

20 Giugno 2020

di Maria Paola Guidobaldi

Salutiamo la Primavera e diamo il benvenuto all'Estate con l’immagine del “Trionfo dell’Estate” che, insieme alla rappresentazione delle altre Stagioni, dei Mesi attraverso i segni zodiacali, del Giorno e della Notte, decora il soffitto voltato della Sala dello Zodiaco, un suggestivo ambiente collocato sotto la Loggetta dell’Ammannati (Grottino) e aperto sul Ninfeo, i cui affreschi sono opera della bottega di Prospero Fontana (1512-1597), incaricato delle decorazioni della Villa.

Bottega di Prospero Fontana, Trionfo dell'Estate, Sala dello Zodiaco, Villa Giulia

Bottega di Prospero Fontana, Trionfo dell'Estate, Sala dello Zodiaco, Villa Giulia

Il modo di rappresentare le Stagioni negli affreschi di questa sala è di grande interesse iconografico, giacché non si ricorre alle usuali personificazioni maschili o femminili basate sulla descrizione di Ovidio (Metamorfosi, II, 27-30: cinta da una corona di fiori la Primavera; nuda e con un serto di spighe l’Estate; l’Autunno impiastricciato dell’uva che aveva calpestato; l’Inverno coi candidi capelli irti di ghiaccio), ma si utilizzano le divinità maggiormente collegate a ciascuna di esse, presentandole per altro nella forma del “trionfo” su carro, modalità anch’essa insolita e di norma riservata alle divinità planetarie (es. Giove, Marte).

Nel nostro caso sul carro trionfale sono la dea Cerere, con le spighe in mano, e il dio Apollo, con la cetra. La figura femminile accanto al carro, con il seno scoperto e con spighe di grano tra le mani alzate è con ogni probabilità identificabile con Aestas (Estate), ma potrebbe anche alludere al terzo segno zodiacale della stagione estiva, la Vergine, altrimenti mancante: il Cancro e il Leone sono infatti visibili in basso a sinistra e sullo sfondo. Nel corteo si distinguono inoltre Sitis (l’uomo che beve e si disseta) e Maturitas o Labor (la figura femminile con un falcetto, allusione a un lavoro tipico dell’Estate).

Per l’identificazione di tutte le figure del corteo il riferimento più puntuale è costituito da 4 xilografie rinascimentali (incisioni su legno duro) conservate nel British Museum, opera del Monogrammatista neerlandese “AP”, in cui le personificazioni delle divinità e delle attività o i caratteri specifici di ciascun tempo dell’anno che accompagnano i carri trionfali sono affiancate da didascalie in latino che ne consentono l’identificazione: nel nostro caso, per analogia di atteggiamenti e attributi: Aestas, Sitis, Maturitas o Labor.
 

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