Nel nostro caso sul carro trionfale sono la dea Cerere, con le spighe in mano, e il dio Apollo, con la cetra. La figura femminile accanto al carro, con il seno scoperto e con spighe di grano tra le mani alzate è con ogni probabilità identificabile con Aestas (Estate), ma potrebbe anche alludere al terzo segno zodiacale della stagione estiva, la Vergine, altrimenti mancante: il Cancro e il Leone sono infatti visibili in basso a sinistra e sullo sfondo. Nel corteo si distinguono inoltre Sitis (l’uomo che beve e si disseta) e Maturitas o Labor (la figura femminile con un falcetto, allusione a un lavoro tipico dell’Estate).
Per l’identificazione di tutte le figure del corteo il riferimento più puntuale è costituito da 4 xilografie rinascimentali (incisioni su legno duro) conservate nel British Museum, opera del Monogrammatista neerlandese “AP”, in cui le personificazioni delle divinità e delle attività o i caratteri specifici di ciascun tempo dell’anno che accompagnano i carri trionfali sono affiancate da didascalie in latino che ne consentono l’identificazione: nel nostro caso, per analogia di atteggiamenti e attributi: Aestas, Sitis, Maturitas o Labor.