Frammento di bacino con decorazione dipinta, Veio, loc. Campetti, fine VI sec. a.C, Sala 39.
La porzione di vasca, decorata con una espressiva testa di satiro che suona il doppio flauto, fu rinvenuto sul pianoro dell’antica città etrusca di Veio, in un complesso archeologico che viene ora interpretato come luogo di culto fin da epoca etrusca. L’area fu a lungo considerata come una villa privata di età romana, ma recenti scavi hanno portato in luce materiali risalenti a partire dall’età del ferro (dal XI sec. a.C.), edifici in blocchi di tufo di VI e V sec. a.C. e strutture di epoca romana, come cisterne, vasche e piscine.
La presenza di oggetti votivi e cultuali di epoca etrusca, come il frammento di bacino in questione, e i dati raccolti nelle successive fasi di età romana hanno fatto propendere per una destinazione sacra dell’area, dedicata a Ercole, da interpretare come luogo di culto con funzione termale e terapeutica.