Olpe in bucchero, Roma, Cerveteri, (Caere), Tumulo in loc. S. Paolo, tomba 2, camera principale, 630-620 a.C.
Oggi vi raccontiamo della celebre olpe in bucchero raffigurante Medea.
L'eccezionale vaso è decorato con scene che costituiscono uno straordinario documento dell'introduzione in Etruria di episodi del mito greco, con i personaggi identificati da iscrizioni etrusche che richiamano i nomi greci.
La figura di Medea (indicata con il nome etrusco di Metaia) è rappresentata mentre mette in atto le sue famose arti magiche, facendo ringiovanire tramite bollitura in un pentolone l'amato Giasone.
Ma esiste un altro racconto mitologico che ci narra di un diverso personaggio che Medea fa finire nel calderone e con tutt'altro scopo. Si tratta di Pelia, re di Iolco, che Medea, per vendicare Giasone, fa morire, invece di ringiovanire, dopo aver ingannato lui e le sue figlie, mostrando loro un ariete che magicamente esce dalla pentola ritornato giovane agnello