Fig. 1, Busto di Giunone, terracotta, Falerii Veteres, (Civita Castellana, VT), tempio dello Scasato II, 380 a.C. ca., Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma
Presso gli Etruschi la regina degli dei era Uni, la sposa di Tinia.
Fra le sue competenze rientrava la tutela delle donne e del matrimonio, in analogia con quanto accedeva per Giunone presso i Romani e per Era nel mondo greco. Le rappresentazioni giunte fino a noi sembrano influenzate dall’arte e dalla mitologia greca e mostrano una donna nella piena maturità, vestita con eleganti tuniche e mantelli ricamati, che porta i capelli raccolti in acconciature sobrie e raffinate e indossa preziosi gioielli.
Un buon esempio di questa iconografia è la Giunone dello Scasato, generalmente considerata una statua di culto, esposta nella sala 36 del nostro Museo (fig. 1).
L’aspetto di Uni non doveva apparire troppo diverso da quello delle signore dell'aristocrazia etrusca, per le quali la dea doveva essere un modello: come lei, infatti, erano spose di uomini potenti.