Statua di bambina con uccellino, Deposito votivo di Porta Nord, età ellenistica (III-II secolo a.C. circa).
Lo sapevi che in molti santuari antichi era frequente lasciare statue in terracotta, o anche in materiali più preziosi, come offerta alle divinità? Il deposito votivo di Porta Nord a Vulci ha restituito centinaia di doni votivi, ognuno dei quali racconta una storia che purtroppo oggi possiamo ricostruire solo in parte.
Questa statua, ad esempio, ci parla ancora di affetto e desiderio di protezione. Si tratta di una bambina accovacciata che offre una melagrana a un uccellino domestico, forse una colomba. Alla collana della piccola doveva essere sospesa una bulla, ovvero un ciondolo che conteneva degli amuleti e che si indossava di solito dalla nascita fino all’età adulta.
Non conosciamo esattamente la natura di questi amuleti ma dovevano servire come difesa contro i pericoli e le malattie dell’infanzia. La statua fu donata quasi certamente dalla famiglia della bambina, non sappiamo se per invocare la protezione divina, per celebrare una ricorrenza o per ringraziare di uno scampato pericolo.