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Etru a Casa - Vulci

Kylix attica del Pittore di Euaion

19 Aprile 2020

di Vittoria Lecce

Questa elegante kylix (coppa da vino) è uno dei numerosissimi vasi di produzione greca rinvenuti in Etruria.
Grazie ad una raccolta fondi promossa da loveitaly.org e già realizzata a novembre 2019 sarà possibile a breve restaurarla e riportarla al suo antico splendore.

Kylix, ceramica attica a figure rosse, Pittore di Euaion, interno, 460-450 a.C. Vulci, Necropoli dell'Osteria, Tomba LVI, scavi Mengarelli 1931, Sala 4

Kylix, ceramica attica a figure rosse, Pittore di Euaion, interno, 460-450 a.C. Vulci, Necropoli dell'Osteria, Tomba LVI, scavi Mengarelli 1931, Sala 4

Sulla coppa è illustrato un simposio, un ricevimento in cui i partecipanti bevevano vino diluito con acqua e si intrattenevano con conversazioni piacevoli e argute, musica, poesia, danze, spettacoli e giochi. Di solito il simposio si svolgeva dopo un banchetto formale e contribuiva a rinsaldare le relazioni interpersonali e i legami sociali.
La decorazione del vaso, attribuita al Pittore di Euaion, mostra personaggi distesi su letti da banchetto (klinai), arredati con cuscini ricamati, mentre bevono vino in coppe profonde e conversano o assistono a performance musicali.

Kylix, ceramica attica a figure rosse, Pittore di Euaion, esterno, 460-450 a.C. Vulci, Necropoli dell'Osteria, Tomba LVI, scavi Mengarelli 1931, Sala 4

Kylix, ceramica attica a figure rosse, Pittore di Euaion, esterno, 460-450 a.C. Vulci, Necropoli dell'Osteria, Tomba LVI, scavi Mengarelli 1931, Sala 4

Sul fondo interno un uomo barbato è intento ad ascoltare una giovane donna che suona il doppio flauto, mentre all’esterno sono raffigurate quattro coppie di commensali, ciascuna formata da un giovane e da un uomo maturo con una folta barba, che ascoltano la melodia suonata da una elegante flautista o conversano fra di loro, serviti da un giovane coppiere.
Gli Etruschi adottarono con entusiasmo i banchetti e i simposi “alla greca” ma con una significativa differenza: anche le donne erano invitate a partecipare senza restrizioni, mentre in Grecia questi eventi erano - e rimasero - riservati agli uomini.

Kylix, ceramica attica a figure rosse, Pittore di Euaion, esterno, 460-450 a.C. Vulci, Necropoli dell'Osteria, Tomba LVI, scavi Mengarelli 1931, Sala 4

Kylix, ceramica attica a figure rosse, Pittore di Euaion, esterno, 460-450 a.C. Vulci, Necropoli dell'Osteria, Tomba LVI, scavi Mengarelli 1931, Sala 4

Le scene sulla nostra kylix mostrano che per un artista greco le uniche donne ammesse a un simposio sono delle intrattenitrici professioniste - in questo caso delle musiciste - ingaggiate per l’occasione. Sappiamo che le élites etrusche impiegavano ricchi servizi da mensa e pregiate varietà di vino in questo tipo di ricevimenti, alimentando un fiorente commercio di beni di importazione dalla Grecia e dal bacino del Mediterraneo. Insieme agli oggetti è testimoniata anche la circolazione di “beni immateriali” come repertori musicali e letterari, giochi e - in generale - pratiche legate all’intrattenimento degli ospiti.

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