Gli esemplari di questo strumento musicale inventato da Pan giunti fino a noi, prevalentemente da contesti di età romana, e le cui dimensioni non superavano i 20 cm, sono solo quelli realizzati con materiali più resistenti rispetto alle canne: terracotta, legno, avorio, bronzo. Se si usava il legno, le varie canne venivano ricavate scavandole all’interno di un’unica tavoletta e intagliando la superficie con tagli geometrici. Ogni canna della siringa emetteva una nota della scala musicale e per suonare lo strumento lo si faceva scorrere sulle labbra, soffiando, proprio come si fa con l’armonica a bocca. Insieme al timpano (tamburello) e ai cembali (piatti) la siringa (syrinx) o “flauto di Pan” era lo strumento maggiormente utilizzato nelle cerimonie dionisiache.
Ovidio, Metamorfosi, I, 698-712; Virgilio, Ecloghe, II, 31.