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Etru a Casa - Veio

Statuetta votiva di donna con bambino in braccio

10 Maggio 2020


di Vittoria Lecce

Statuetta votiva in terracotta di donna con bambino in braccio da Veio, area sacra di Campetti, V secolo a.C., Sala 39.

Statuetta votiva in terracotta di donna con bambino in braccio da Veio, area sacra di Campetti, V secolo a.C., Sala 39.

Festa della mama 2020

Questa madre con un bambino in braccio è una delle quasi mille statuette in terracotta di donne con bambini ritrovate nel santuario etrusco di Campetti a Veio ed è stata una delle opere più significative della mostra “Maeternità. Maternità e allattamento nell’Italia antica”, realizzata a Villa Giulia nel 2019.

La statuetta raffigura una donna in piedi, vestita con un lungo abito drappeggiato e con il capo coperto da un velo, mentre avanza lentamente tenendo in braccio un neonato avvolto in fasce (purtroppo la piccola testa non è conservata). In origine era dipinta, ma i colori sono quasi completamente svaniti.

Si tratta di una offerta votiva, destinata a perpetuare la memoria di un rito o di un voto, che di solito veniva acquistata a questo scopo nei pressi dei santuari. Le più comuni erano in terracotta e a volte è possibile trovarne molte copie identiche, perché erano realizzate in serie.

ETRU image

Le offerte votive di Campetti erano dedicate a Vei, la dea etrusca della fertilità che venne associata alla Cerere dei Romani e alla Demetra dei Greci, e in grande maggioranza raffigurano delle madri che allattano o tengono in braccio i loro figli.
Nei miti greci Demetra è responsabile della fertilità della natura e fondatrice dell’agricoltura, ma anche una madre incapace di vivere senza sua figlia Kore (la dea Fanciulla che simboleggia la rinascita primaverile).

Quindi è comprensibile che alla dea Vei, nella sua qualità di “madre”, venissero dedicate offerte per la protezione dei bambini e (probabilmente) delle loro madri: l’infanzia era un periodo delicato e per superarlo veniva chiesto ogni aiuto possibile.

 

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