La rappresentazione di Afrodite sull'Olpe Chigi

Olpe Chigi, Veio, Formello, Monte Aguzzo,Tumulo Chigi, 650-640 a.C. Sala 38 del Museo

Fra le opere del nostro gioco enigmistico di questa mattina avrete forse riconosciuto la celebre Olpe Chigi, vaso corinzio datato al 650 - 640 a.C., rinvenuto nel corredo di una sepoltura del Tumulo Chigi, in Comune di Formello, in una delle necropoli di Veio.

Oggi vi presentiamo l'affascinante racconto di un suo particolare: la più antica rappresentazione della dea Afrodite.

Oltre a scene di caccia e di guerra, che ci mostrano le attività a cui doveva essere educato un giovane aristocratico di Corinto, sul vaso è presente, con riferimento forse al tema del matrimonio, la raffigurazione del giudizio di Paride.

Le tre dee, Afrodite, Hera e Atena, indicate sul vaso con i loro nomi, sono in attesa che Paride, principe troiano, scelga “la più bella” a cui consegnare il pomo d’oro.

Olpe Chigi, dettaglio

E’ noto che Paride sceglierà Afrodite, che gli aveva promesso l’amore della donna più bella del mondo, Elena, moglie di Menelao.

Ed è anche risaputo che sarà proprio questo a scatenare la guerra di Troia...

Presso gli antichi la cintura di Afrodite, dea della bellezza e dell’amore, era considerata magica:

Olpe Chigi, dettaglio

“...la fascia ricamata a vivi colori, dove stan tutti gli incanti: lì v’è amore e il desiderio e l’incontro, la seduzione che ruba il senno anche ai saggi...”

Omero, Iliade, libro XIV, 214-217 (trad. Rosa Calzecchi Onesti).