Statuetta votiva con Enea e Anchise. Terracotta plasmata a stampo, dal Santuario in loc. Portonaccio (Veio, Roma), seconda metà del V sec. a.C.
Stretti in un abbraccio Enea e Anchise in fuga da Troia sono l'emblema di questo momento in cui vorremmo stare vicini ai nostri cari.
Padre e figlio. Enea, imberbe, in veste di oplita, trasporta sulle spalle il padre Anchise, che si stringe con entrambe le braccia al collo del figlio, poggiando la testa al cimiero del suo elmo.
È una scena molto celebre, quella della fuga del mitico eroe dalla città di Troia, ormai in fiamme, narrata dagli scrittori antichi con diverse versioni una delle quali fu ripresa e ampliata da Virgilio nell'Eneide.
Il vecchio Anchise fu salvato e portato sulle spalle da Enea che in questa immagine raffigura la perfetta "pietà", una virtù che comprende senso del dovere, devozione verso gli dei, le tradizioni e la patria e affetto per i propri figli e genitori.