Patera “fenicia” d'argento dorato con due fregi concentrici e medaglione centrale, Tomba Bernardini.
Esse condividono con i poemi omerici l’orizzonte temporale e culturale, come per primo notò l’archeologo tedesco W. Helbig dando inizio a una lunga tradizione di studi.
Basti pensare alle straordinarie coppe in argento dorato ritrovate nella tomba Bernardini (675 a. C. circa) di produzione cipriota o fenicia, decorate a sbalzo con sequenze di animali e cavalieri o con scene di caccia.
Tra i doni con cui i Feaci onorano Odisseo, accanto alla spada di bronzo con elsa in argento e fodero di avorio, spicca il dono del re Alcinoo, una coppa d’oro (Odissea, VIII, vv. 430-432), a cui facilmente possiamo avvicinare la “kotyle” d’oro della Bernardini, in cui la forma di un vaso d’argilla, usato dai Greci nel simposio, è riprodotta nel materiale più prezioso.