Quanto ne sapete di degrado dei reperti archeologici in metallo? Il termine “degrado” si riferisce solitamente ad una serie di mutamenti delle caratteristiche fisico-chimiche di un oggetto nel tempo, con connotati decisamente negativi che potrebbero causare anche la perdita dell’oggetto stesso e, con esso, anche della memoria culturale a cui il bene è collegato.
Particolarmente delicato è il tema del degrado di reperti archeologici di metallo: il loro più importante problema di conservazione di cui tenere conto è la corrosione; questo processo indica una lenta e continua consumazione naturale ed irreversibile di un materiale.
La corrosione è un fenomeno di natura elettrochimica che determina una interazione chimico-fisica del materiale metallico con l’ambiente che lo circonda: i metalli tendono a trasformarsi in una delle forme più stabili presenti in natura, usualmente quelle di ossido, di ossido idrato, di idrossido, di carbonato o di solfato.