Plettri in avorio rivestiti da lamina d’oro (650-650 a.C.), dal Tumulo di Montetosto di Cerveteri, camera sinistra (I), Sala 9. Archivio Fotografico ETRU
Afferrò dunque quell’inatteso giocattolo e, con fervida inventiva che rapida guidò i suoi gesti, ne estrasse la polpa dal “guscio variegato”, fissò sul dorso due corna caprine congiunte in alto da una traversa, tese sulla superficie concava una pelle di bue creando in tal modo una cassa armonica, fissò sette corde di nervi di bue dal basso fino alla traversa e con il plettro ne provò soddisfatto l‘accordo.
Aveva costruito la prima lira, lo strumento musicale destinato a portare gioia e amore nei banchetti e nelle feste. Apollo, accortosi del furto, si precipitò furente sul Monte Cillene per reclamare la sua mandria ma, sedotto dai suoni prodigiosi che Hermes stava traendo dalla lira, finì con il barattare i suoi animali con lo strumento, che da quel momento diventò uno dei suoi attributi, come vediamo ad esempio in questa anfora del Museo, mentre la tartaruga si affermerà come uno degli attributi di Hermes.