Braciere, Cerveteri, necropoli della Banditaccia, Tumulo Maroi, Tomba III, 580-530 a.C., di impasto rosso con orlo decorato ad impressioni. All’interno resti di carboni.
Nell’antichità gli edifici avevano gran parte della struttura e il tetto in legno. Era alquanto frequente che bruciassero, a causa dei fuochi accesi al loro interno per cuocere, riscaldare o illuminare, e gli scavi archeologici ci mostrano spesso tracce di incendi e le successive ricostruzioni.
Ci narra il grammatico romano S. Pompeo Festo - vissuto nel II secolo - nel primo libro del suo “De verborum significatione” che queste parole, che significavano “allontana il fuoco”, derivavano dall’etrusco, lingua in cui “vers” voleva dire “scaccia, allontana”, mentre “arse” era chiamato il fuoco.