La rappresentazione inedita delle tre figure – Eros, la Vittoria e il Leone - sopra di un vaso ha indotto gli studiosi a pensare a una possibile figurazione simbolica del concetto dell’amore che vince sulla forza.
Questo gioiello della ceramica ateniese ha un unico riscontro in un vaso simile, ornato anch’esso con figure femminili sospese nell’aria, ma molto più piccolo, trovato ad Egina e conservato al British Museum.
Il gioco degli astragali, che prevedeva il lancio di quattro astragali su una “tabula aleatoria”, fu forse inventato dai Lidi (Erodoto, I, 94; Ateneo, p. 19, A), ma si diffuse tra i Greci sin dall’epoca omerica (Omero, Iliade, XXIII, 83-88). Oltre che in osso, potevano essere plasmati con materiali diversi, talvolta preziosi, e indossati come talismani. Ne sono stati rinvenuti in contesti sacri, perché largamente utilizzati nei riti di divinazione (astragalomanteia), e nelle necropoli, dove assumevano forse un significato simbolico legato alla sorte e alla morte prematura.