Ritrovata negli anni ’60 del secolo scorso la testa appartiene a un rifacimento, databile intorno al 350 a. C., della decorazione del tempio A di Pyrgi, costruito nella seconda metà del V secolo a. C. (470-460) e dedicato, come attesterebbe una iscrizione, a Thesan, dea etrusca dell’Aurora, poi identificata con la greca Leucotea.
Il rifacimento del tempio è da collegare con ogni probabilità al saccheggio subito dal santuario nel 384 a.C. e attribuito a Dionigi il Vecchio di Siracusa da alcune fonti greche le quali ricordavano anche l’enorme valore del bottino sottratto.
L’esecuzione della testa riprende lo stile tardo-classico di scultori greci quali Prassitele e Skopas (seconda metà del IV secolo), la cui arte è caratterizzata da atteggiamenti particolarmente languidi e patetici e dall’accentuato movimento delle figure.