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Gli archivi, la biblioteca e i depositi di ETRU


ETRU conserva un patrimonio di rilevanza nazionale composto da disegni, fotografie e documentazione sull’Etruria. I nostri archivi sono aperti su richiesta a ricercatori e studiosi. Avete bisogno di foto per un vostro libro o catalogo? Cercate informazioni, disegni o documenti di scavo? Ecco le tutte le informazioni che vi occorrono. Scopri gli inediti degli archivi nella sezione Cose mai viste

Archivio fotografico

L’archivio conserva più di trecentomila immagini e garantisce l’attività di ricerca, il servizio di consultazione e la concessione dei diritti di riproduzione. Ha sede nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e raccoglie e valorizza la documentazione fotografica del patrimonio archeologico del Museo (www.censimento.fotografia.italia) e quella delle attività svolte dalla Soprintendenza fino al 2017. 

L’archivio fotografico conserva la documentazione:     
- dei reperti conservati a Villa Giulia e a Villa Poniatowski;    
- dei lavori di scavo e di restauro effettuati dalla Soprintendenza competente per il territroio dell'Etruria meridionale;
- delle collezioni e degli allestimenti dei musei di Tarquinia, di Tuscania, di Cerveteri, di Viterbo, di Civitavecchia, di Vulci, di Civita Castellana, di Capena (Antiquarium di Lucus Feroniae) e di Santa Severa (Antiquarium di Pyrgi);
- degli eventi e delle iniziative culturali che hanno avuto luogo nel Museo di Villa Giulia e a Villa Poniatowski e di quelli che si sono svolti, in passato, nelle sedi e nelle aree archeologiche che afferivano alla Soprintendenza.

Per la consultazione
Per ottenere accesso all’Archivio fotografico potete compilare e inviare le richieste all'attenzione della dott.ssa Antonietta Simonelli: mn-etru@cultura.gov.it
 

Il Museo porge un ringraziamento particolare a Massimiliano Piemonte che ha curato l'archiviazione della documentazione fotografica dal 1972, assicurandone l’integrità e la memoria storica attraverso un lavoro svolto con grande minuzia e passione. 

Archivio documenti

L'archivio documentario nasce nel 1889, anno di istituzione del Museo, e conserva, a partire dal 1939, tutti i documenti sull’attività di tutela, scavo e restauro condotta dalla Soprintendenza alle Antichità dell’Etruria meridionale (poi Soprintendenza archeologica), relativamente al territorio delle città etrusche e ai musei che ad essa facevano riferimento, compreso il Museo Etrusco di Villa Giulia, prima dell’attuale autonomia.

Viene consultato da studiosi di tutto il mondo e colleghi dell’attuale Soprintendenza per attività di studio e ricerca e di tutela.

L’Archivio documenti è consultabile su appuntamento: mn-etru@cultura.gov.it

Dott.ssa Antonietta Simonelli +39 06 3226571 (int. 228)

Archivio disegni

L’Archivio disegni conserva più di un centinaio di lavori storici ad acquerello,  tempera o inchiostro di disegnatori del calibro di Odoardo Ferretti, di Luigi Giammiti e del famoso autore del monumentale plastico della Roma imperiale del Museo della Civiltà Romana, Italo Gismondi. Il resto della documentazione (oltre duemilacinquecento disegni catalogati in forma digitale) va dagli anni Cinquanta fino alla fine del secolo scorso.
 
I disegni si possono consultare solo all’interno del Museo. Sono stati utilizzati per la redazione di guide specifiche (Villa Giulia dalle origini al 2000, L'Erma di Bretschneider) e sono stati oggetto di tesi di studio specialistico da parte di studenti di istituzioni italiane e straniere.

L’Archivio è consultabile solo su appuntamento scrivendo a: mn-etru@cultura.gov.it

Biblioteca

La Biblioteca è dotata di oltre diciannovemila testi di prevalente carattere archeologico, con un focus specialistico sulla cultura e la civiltà etrusca. È attualmente in fase di trasferimento e riallestimento presso la sede di Villa Giulia allo scopo di poterne migliorare la fruizione e garantirne una regolare apertura in orario di ufficio, rendendo disponibile il suo straordinario patrimonio a studiosi, ricercatori e cultori della materia.

La Biblioteca accoglie le donazioni di importanti archeologi italiani come Raniero Mengarelli, Maria Santangelo e Mario Moretti. Ha recentemente acquisito in deposito dal CNR la biblioteca di Massimo Pallottino, il padre della moderna etruscologia. 

Tra i volumi figurano le edizioni di scavi particolarmente importanti (come Athenian Agora, Corinth, Kerameikos, Lefkandi, Meligunís Lipára, Olympische Forschungen), le collezioni del Corpus Vasorum Antiquorum (con oltre duecento volumi relativi ad altrettanti musei italiani ed esteri) e del Corpus Speculorum Etruscorum, accanto ad altri fondamentali repertori come il Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae e il Thesaurus Cultus et Rituum Antiquorum (ThesCRA).

La Biblioteca comprende un’importante sezione dedicata ai periodici italiani e stranieri: Notizie degli Scavi, Studi Etruschi, Archeologia Classica, Mitteilungen des Deutschen Archaeologischen Instituts Roemische Abteilung, Mélanges de l'Ecole Française de Rome Antiquité.

Dott.ssa Antonietta Simonelli +39 06 3226571 (int. 228)

 

Accesso ai depositi

Il Museo Nazionale Etrusco promuove lo sviluppo della ricerca, della documentazione, dell’informazione e dello studio sul proprio patrimonio museale, con particolare riguardo ai beni delle collezioni custoditi nei suoi depositi (art. 3 dello Statuto di ETRU).

L’accesso ai materiali custoditi nei depositi nel Museo è consentito a coloro che ne abbiano necessità per motivi di ricerca e/o studio, dietro presentazione di richiesta, che deve essere indirizzata almeno 30 giorni prima a mn-etru@cultura.gov.it, all’attenzione del direttore e dei responsabili scientifici delle singole sezioni. 

La richiesta deve contenere una descrizione dettagliata del progetto e/o del lavoro per cui si rende necessario l’accesso ai depositi, corredata da una lista dei contesti e/o dei reperti di cui si desidera prendere visione. L’accesso ai depositi del Museo Nazionale Etrusco dovrà avvenire nel pieno rispetto di quanto previsto dalla Legge 81/2008 in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Nota: È condizione necessaria e indispensabile per l’accesso l’essere muniti di apposita copertura assicurativa (in proprio, o fornita dall’Ente di appartenenza) che copra i rischi di infortunio derivanti dall’attività nei locali succitati. Nessuna responsabilità civile e/o penale per danni a terzi (persone, cose o animali) in conseguenza della permanenza nei depositi e nei locali del Museo potrà gravare su ETRU. Coloro che non fossero muniti di una copertura assicurativa fornita dal proprio Ente di appartenenza devono compilare la seguente dichiarazione liberatoria da portare con sé nel primo giorno di accesso ai depositi.

 

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