Narce, Necropoli di Monte Cerreto, Tomba degli Ori (t. 103). Metà VII se. a.C. Sala 32. Archivio fotografico ETRU.
Sono, inoltre, da menzionare fibule in oro e in ambra e due cani accovacciati anch’essi in ambra, che hanno confronti a Satricum e a Veio, la cui presenza potrebbe essere connessa al ruolo di guardiano e simbolo degli inferi che questo animale rivestiva nell’immaginario antico.
La concentrazione di tali oggetti preziosi, alcuni dei quali d’influenza orientale, in un solo corredo funerario, fa ritenere che la tomba dovesse appartenere a una donna di famiglia aristocratica, la cui fortuna era collegata al grande sviluppo che conobbe Narce tra l’VIII e il VII sec. a.C.